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In occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare voci autentiche, sagge e spesso commoventi presso la Comfort Cura Sant’Anna di Imperia. Anziani, disabili e persone affette da diverse problematiche hanno condiviso con noi il loro intimo significato di gentilezza, aprendo uno spiraglio sulle loro storie personali e sui piccoli gesti che, ogni giorno, rendono il mondo un posto più umano.

“La gentilezza è un sorriso”

Molti degli ospiti intervistati hanno descritto la gentilezza come un gesto semplice ma profondamente significativo, come il sorriso. Caterina, 97 anni di travolgente energia positiva, ci ha raccontato come ridere e sorridere siano un balsamo per l’anima e un modo per affrontare la vita con leggerezza. “Io consiglio ai giovani di ridere un po’ di più,” ha detto, con un sorriso negli occhi. “Mantenere la testa a posto, il cervello attivo. Essere contenti, essere gentili.”

I piccoli gesti che scaldano il cuore

Andrea ha descritto la gentilezza come una serie di piccoli atti di cortesia e altruismo. Per lui, essere gentili significa “cercare di pesare il meno possibile sugli altri,” anche in gesti minimi, come indossare una maglietta da solo. La gentilezza non è fatta di grandi gesti, ci ha detto, ma di attenzioni che vengono dal cuore, senza aspettarsi nulla in cambio. Anche Miranda ha un’idea simile: la gentilezza per lei è “stare insieme, sorridere, scherzare, volersi bene,” specialmente con le persone più anziane che ci insegnano tanto.

L’amore e il ricordo di chi non c’è più

Alcuni ricordi condivisi ci hanno toccato nel profondo, come la storia di Teodoro. Per lui, la gentilezza è l’amicizia di Angela, una donna che, nonostante le sue condizioni di salute, non ha mai smesso di sorridere e di portare gioia agli altri. Teodoro ha raccontato di come la sua amica, con il suo sorriso costante, gli abbia insegnato ad affrontare la vita con coraggio. La gentilezza, ci ha detto, è una presenza che rimane nel cuore anche quando la persona non c’è più.

Gentilezza come rispetto e valore interiore

Benito, lontano dalla sua amata Cuba, ci ha raccontato con emozione di come la gentilezza significhi per lui amore e rispetto. Consiglia ai giovani di rispettare gli anziani, perché, come dice lui, “vi vogliono bene, danno l’esempio.” Allo stesso modo, Salvatore ci ha raccontato come la gentilezza spesso nasca dal cuore, dall’educazione ricevuta dai genitori. Con un passato travagliato, Salvatore ha ricordato i sacrifici dei suoi genitori, il loro silenzioso amore che, attraverso piccoli atti di gentilezza, ha lasciato un segno indelebile nel suo cuore.

Le lezioni di vita per i giovani

Molti degli ospiti hanno espresso un forte desiderio di insegnare ai giovani l’importanza della gentilezza e del rispetto. Mara ha parlato della gentilezza come amore, un valore che abbraccia tutto e che trova nelle piccole cose la sua vera essenza. Miranda ha incoraggiato i giovani a scherzare con gli altri, a non compiere “gesti brutti” e a sviluppare amicizie sincere. Giusi, infine, ha ricordato ai giovani quanto sia importante ascoltare le persone anziane, per imparare da loro e accogliere i loro consigli con rispetto.

Una vita di ricordi e di gratitudine

Ciò che emerge, attraverso le loro storie, è un’immensa gratitudine per i gesti ricevuti e un desiderio di donare quella stessa gentilezza agli altri. Cinzia ha parlato dell’importanza di non lasciarsi trascinare dalle influenze negative e di vivere con integrità e rispetto per sé stessi e per gli altri. Mentre Flavio ha ricordato con gratitudine la direttrice di un McDonald’s che gli ha offerto la cena in un momento di difficoltà economica, un gesto che non dimenticherà mai.

Luce e speranza per il futuro

Per molti, la gentilezza è legata alla speranza, alla fiducia in un mondo migliore. Mara sogna un mondo di pace, senza guerre, dove tutti possano avere gli stessi diritti e doveri. “La speranza di un mondo migliore è ciò che mi fa sorridere ogni giorno,” ha detto, con uno sguardo pieno di fiducia. Allo stesso modo, Cinzia e Giusi trovano conforto e gioia nei piccoli rituali quotidiani, come il risveglio mattutino e il sorriso di chi si prende cura di loro.

La Giornata Mondiale della Gentilezza ci ha permesso di raccogliere le storie di persone che, attraverso le difficoltà e gli anni, hanno mantenuto il cuore aperto e lo sguardo gentile. Le loro esperienze ci ricordano quanto un gesto semplice possa fare la differenza e quanto sia importante coltivare la gentilezza in ogni aspetto della nostra vita. Ognuno di loro, con il suo racconto, ci ha offerto una lezione di vita, di umanità, e ci ha insegnato che la gentilezza, alla fine, è la cosa più preziosa che abbiamo da donare.